Protagonista della lirica di fine novecento
“Penso che una vita per la musica sia una vita spesa bene ed è a questo che mi sono dedicato”
Va detto che ha avuto anche la non secondaria fortuna di essere dotato di una voce fuori dal comune.
Tenore apprezzato in tutto il mondo ed amato anche per il suo impegno sociale, si potrebbe dire che è morto sul palcoscenico.
La registrazione della romanza “La donna è mobile” risale a qualche decennio addietro quando l’artista era nel pieno della maturità.
La donna è mobile
qual piuma al vento,
muta d’accento
e di pensiero.
Sempre un amabile
leggiadro viso,
in pianto o in riso,
è mensognero.
La donna è mobile
qual piuma al vento,
muta d’accento
e di pensier.
E di pensier, e di pensier!
E’sempre misero
chi a lei s’affida,
chi le confida,
mal cauto il core!
Pur mai non sentesi
felice appieno
chi su quel seno,
non liba amore!
La donna è mobile
qual piuma al vento,
muta d’accento
e di pensier.
E di pensier, e di pensier!